Nella nuova era digitale la nostra reputazione di ogni individuo può essere messa a rischio. La causa è imputabile sopratutto ai principali strumenti di comunicazione online. Si fa riferimento quindi sia agli articoli di giornali e blog, sia ai contenuti postati sui social network (Facebook, Instagram, X, TikTok…).
La lesione della reputazione può compromettere la vita quotidiana di un privato, di un imprenditore o di un professionista, causando loro gravi danni all’immagine.
Chiama subito lo Studio se pensi che la tua immagine o reputazione sia stata lesa.
Il diritto all’oblio è il diritto a non restare esposti a tempo indeterminato alle conseguenze dannose che possono derivare al proprio onore e alla propria reputazione. Si fa riferimento sia a fatti commessi in passato e sia a vicende nelle quali si è rimasti coinvolti e che sono divenuti oggetto di cronaca.
In sostanza il diritto all’oblio prevede che per tutelare la propria privacy gli utenti possano cancellare dal web i dati e i link che li riguardano, ovvero, quelli ritenuti “inadeguati e non più rilevanti” ai fini della cronaca.
Il diritto all’oblio trova attuazione attraverso la richiesta di deindicizzazione delle informazioni personali che riguardano privati e/o imprese dalla loro pubblicazione.
Si tratta di uno dei principi cardine del GDPR il quale prevede che i dati personali trattati non solo siano corretti, ma anche aggiornati. Qualora poi tali dati fossero inesatti o sbagliati, devono essere rettificati, a maggior ragione quando la richiesta arriva dall’interessato.