La Legge 3 nasce nel 2012 ed è anche ricordata con il nome legge “salva suicidi” o legge “anti usura” poi sostituita dal “Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza”, entrato in vigore a luglio 2022 e sottoposto nell’anno 2024 ad alcuni correttivi.
Questa Legge nasce con l’idea di aiutare, coloro che si trovano in uno stato di sovraindebitamento; si tratta dello stato di crisi o di insolvenza del debitore che non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni (debiti).
Sostanzialmente si tratta di quella condizione in cui si trova un soggetto che non è più in grado di far fronte ai debiti accumulati con il proprio reddito o patrimonio.
Rientrano i debiti contratti con i seguenti soggetti (l’elenco è esemplificativo e non esaustivo):
La procedura è rivolta a tutti quei soggetti che si trovano in uno stato di sovraindebitamento, ovvero quando non riescono ad adempiere ai loro obblighi economici, verso i loro creditori, con il proprio reddito e/o patrimonio. Questi soggetti sono:
L’obiettivo per coloro che rientrano in questa procedura è quello di conseguire l’esdebitazione e cioè la cancellazione dei debiti pregressi a loro carico.
Lo studio offre assistenza nelle seguenti procedure di sovraindebitamento
Per accedere a tali procedure è necessaria la sussistenza di una serie di requisiti soggettivi ed oggettivi previsti dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza, che vi verranno evidenziati al momento, in appuntamento, presso lo Studio.
Contatta lo Studio per approfondire la tua situazione, si andrà a verificare se il tuo caso rientra nei requisiti previsti dal “Codice della Crisi e dell’Insolvenza” per poi, in caso di loro sussistenza, individuare la miglior procedura da intraprendere.
• Intimazioni di pagamento stragiudiziale: Il creditore invita il debitore a pagare un debito entro un certo lasso di tempo, trascorso il quale procederà alla successiva fase giudiziale
• Procedimento monitorio: decreto ingiuntivo con cui viene ingiunto il pagamento della somma vantata dal creditore.
• Precetto: l’atto con il quale il creditore intima al proprio debitore di adempiere (al pagamento) in suo favore l’obbligo contenuto nel titolo esecutivo, dandogli avviso che in caso di mancato adempimento, procederà ad esecuzione forzata nei suoi confronti.
In questa fase potrebbero esserci i margini per poter intervenire: contatta lo Studio quanto prima!
• Pignoramento: È l’atto che dà il via al vero e proprio processo di espropriazione forzata. L’atto di pignoramento è infatti il primo atto esecutivo, che concede al creditore di potersi rivalere sul debitore con atti quali: pignoramenti sulla busta paga, sul conto corrente, su beni mobili o immobili.
Il saldo e stralcio è un accordo tra le parti, ovvero tra il debitore ed il creditore grazie al quale il debitore corrisponde al proprio creditore una somma inferiore rispetto a quanto inizialmente dovuto, stralciando appunto, una parte dell’importo.
Contatta lo Studio e si valuterà se sarà trovare un accordo con i tuoi creditori.